Sono già passati due anni dall’ultima edizione di DevOpsHeroes e fra poco più di un mese questo sarà vero anche per SQL Saturday. Entrambi gli eventi, così tanto seguiti da tutti voi, da tutti quanti siano affamati di conoscenza e condivisione. Entrambi a Parma, in un periodo in cui la nebbia è un valore aggiunto per il nostro territorio (ogni riferimento alla Food Valley è puramente casuale). Entrambi in presenza, seppure io sia un sostenitore della digitalizzazione e dell’approccio in remoto. Entrambi da record di presenze, ma uno solo nato totalmente da noi di Engage

Ci sono tanti fattori per cui questi due appuntamenti sono mancati a molti di noi, autori compresi, ma ci sono pochi motivi per cui abbiamo deciso di saltare le ultime due edizioni. Primo su tutti la necessità, secondo la nostra visione, di parlarsi faccia a faccia e di vivere le emozioni direttamente sul campo, sia lato speaker sia lato pubblico. Nelle sei edizioni di sqlsat e nelle cinque di DOH abbiamo visto prime esperienze da palco, persone venute fino a qui da molto lontano, speaker internazionali e audience insolitamente mista per un evento “offline”. Questo è qualcosa di insostituibile, a fronte di un piccolo sforzo in termini di viaggio al sabato. Il networking che si fa in eventi come questo assume caratteri unici in ogni sua versione in presenza, cosa che, almeno personalmente, non crediamo semplice in una erogazione solo digitale. Calore mancante, insomma.

In secondo luogo, visto il numero minore di eventi a cui partecipare a causa di una logistica più impegnativa, il peso che assume il momento e la preparazione della sessione. Credo che più la frequenza di un evento è minore, più la qualità dei contenuti è alta. Ma è una nostra opinione.
Infine, ma non per importanza, il premio per il duro lavoro di mesi alla fine dell’evento, cena speaker (fortunelli!) annessa. Mi ricordo la stanchezza della sera e la tensione della mattina prima di entrare al Campus. Momenti stressanti, ma che bello vedere persone trovarsi lì, per qualcosa di organizzato “in casa”.

Non é mia intenzione sminuire tutti gli ottimi lavori fatti dalla community per erogare ininterrottamente giornate facilmente raggiungibili da tutti, di qualità e quantità, sia chiaro. Anzi, credo che siano stati più coraggiosi del sottoscritto. Però ho scelto una strada, coerente con ciò che pensiamo qui in azienda, che é quella dell’attesa con ansia di un grande ritorno. E se ancora avremo i risultati di un tempo, vorrà dire che siamo stati bravi. In caso contrario, ci avremo comunque provato.
Fra un anno avremo due nuovi eventi, Data Saturday Parma 22 e DevOpsHeroes 22, speriamo di trovarvi pronti per una grande accoglienza come solo voi sapete dare.
Del resto, il piacere dell’attesa non é l’attesa stessa?
Stay tuned!
Non vedo l’ora di tornare, speriamo che questo sia l’anno giusto!